venerdì 2 agosto 2013

Come prendere la scossa da professionisti

http://www.ayzad.com/it/notizie/salute/come-prendere-la-scossa-da-professionisti-2013-remix/




Ieri sono stato contattato da una persona che – con molto imbarazzo e parecchio dolore – mi ha confessato di essersi provocato dei danni ai genitali con uno strumento BDSM elettrico usato con troppo entusiasmo. Non essendo un medico ho potuto solo suggerirgli di rivolgersi a uno specialista sperando che le lesioni non fossero troppo gravi… ma già che c’ero ne ho approfittato per spiegargli anche il corretto utilizzo di certi giocattoli.
Se negli ultimi mesi il cosiddetto electroplay sembra infatti essere tornato di moda, il successo degli apparecchi per elettrostimolazione erotica non viene sempre accompagnato dall’informazione richiesta da tali accessori. Informazione che, come dimostra la prima riga dell’articolo, fa la differenza fra una interessante esperienza di esplorazione sensoriale e una corsa al pronto soccorso. Poiché una dozzina d’anni fa avevo già scritto qualcosa sull’argomento ho pensato allora di rispolverare quel vecchio scritto, aggiornarlo e dare il mio modesto contributo per evitare altri danni. Chi cercasse una trattazione molto più dettagliata delle tecniche di electroplay può inoltre trovarle nel mio libro BDSM – Guida per esploratori dell’erotismo estremo.

Cominciamo dalla cosa più importante, cioè un ‘disclaimer’ che questa volta ci vuole tutto. Tutte le informazioni contenute in questo articolo sono puramente orientative: derivano da ricerca su testi specifici e dall’esperienza personale e dovrebbero pertanto essere corrette, ma poiché come vedremo sono soggette a notevole variabilità individuale non possono in alcun caso essere considerate come una guida da seguire alla cieca. Anzi, vi invito specificamente a evitare ogni attività connessa all’uso di elettricità. Come dire: poi non venite a cercare me. Io ve l’avevo detto. E ora proseguiamo.

Il manuale del perfetto torturatore
I giochi con l’elettricità funzionano perché facendo passare un flusso elettrico attraverso il corpo della “vittima” si provocano delle reazioni fisiologiche. Va da se che per ottenere un flusso utile servono due elettrodi, e che fra di loro deve esserci della carne – se si toccano fra loro non servono a nulla. In ordine dalla più leggera alla più intensa, le reazioni sono:

Reazione superficiale elettrostatica (prima ancora di toccare la pelle, si “drizzano i peli” e c’è una lievissima stimolazione superficiale)
Reazione neurologica superficiale (le terminazioni nervose vengono stimolate e si ha una sensazione di “vibrazione” o “pizzicorio”)
Reazione muscolare involontaria (è il principio degli elettrostimolatori da fitness: se fai passare la corrente in un muscolo, questo si contrae anche se non vuoi. Se lo fai col ritmo giusto e nel posto giusto, la cosa si fa interessante)
Cottura dei tessuti (le cellule si friggono, e si va dalla minuscola bruciaturina superficiale all’effetto sedia elettrica, con cadaverino carbonizzato e fumante)
Morale di tutto ciò: se non volete ammazzare nessuno non dovete esagerare.

Corollario – Se fate contrarre troppo forte il muscolo sbagliato, rischiate che qualche parte del corpo vada a sbattere in giro e si (vi) faccia male, anche sul serio. Se pensate di risolvere la cosa legando il soggetto, il muscolo si contrae lo stesso e ottenete distorsioni, stiramenti, strappi e/o fratture.

Corollario 2 – Se a contrarsi male è il cuore oppure il diaframma, assicuratevi di avere una squadra di rianimazione a portata di mano.

Sembrerà ovvio, ma le parti che “sentono più la corrente” sono solo quelle a diretto contatto con gli elettrodi. Le sensazioni nella parte compresa fra un elettrodo e l’altro sono molto meno forti (anche se può essere quella che si contrae maggiormente). Chiaramente, più aumenta la distanza fra gli elettrodi, meno intenso è l’effetto dell’elettricità.

Altro principio importantissimo: a fare male non è il voltaggio, ma l’amperaggio. E siccome probabilmente a questo punto non avete già più idea di cosa stia dicendo, fidatevi di me e seguite una unica, semplicissima regola: si usano solo gli oggetti fatti apposta per questi scopi. NON si costruiscono da soli apparecchi da scienziato pazzo, NON si modificano cose già esistenti, NON si fanno esperimenti di alcun genere. Mica difficile, no? Gli oggetti appositi sono gli elettrostimolatori per uso erotico prodotti dalle aziende specializzate che trovate qui, oppure gli elettrostimolatori da fitness (ma solo se usati con intelligenza). Se vi trovate in un sex shop specializzato e avete dei dubbi, guardate il prezzo: gli articoli sicuri e più divertenti sono quelli che costano tanto. Inoltre, se vengono dagli Stati Uniti vuol dire che hanno superato i test federali e quindi sono molto sicuri – sempre che vengano applicati con criterio. Attenzione agli apparecchi marchiati Rimba, che in genere producono impulsi inutilmente violenti e pericolosi.

Un concetto fondamentale quando si usa l’elettricità è che non si può dare niente per scontato. Mi spiego meglio: se avete mai usato un sex toy, saprete che l’effetto che fa è – più o meno – sempre lo stesso. Se usate l’elettricità no. Questo dipende dal fatto che nelle attività elettriche entrano in gioco numerosi fattori non controllabili. Per esempio l’umidità della pelle (che cambia di minuto in minuto), l’area di contatto effettiva (basta un brivido, e un elettrodo a tampone si può staccare per il 50% della superficie), la posizione degli elettrodi (un millimetro più in su non si sente niente, uno più in giù è l’armageddon), e così via. In altre parole giocate pure, ma sempre con cautela e concentrazione perché questa è la tipica attività dove si fanno esperimenti insieme al partner e restando sempre pronti a interrompere. Tanto ci sono centinaia di altre pratiche che provocano gli stessi effetti, o quasi.

Ancora una linea guida che conviene tenere sempre a mente: l’elettricità scoccia. Applicandola nello stesso punto per un po’ il primo shock è fortissimo, dopo di che il corpo si abitua e risulta solo fastidiosa. In compenso, dopo pochi minuti di stimolazione complessiva (cioè senza contare le pause fra un impulso e l’altro) le cellule cominciano ad andare in elettrolisi e quindi si producono danni anche seri, magari senza nemmeno accorgersene. Quindi: o elettrodi fissi con pochi impulsi distanziati nel tempo e/o molto variabili, oppure giocate a spostare continuamente gli elettrodi. Meglio per tutti, fidatevi.

Ultima osservazione da medico della mutua, e poi smetto. La pelle non è tutta uguale. Come dire che se applicate gli elettrodi a un ginocchio ottenete una sensazione; se usate la stessa corrente sulle mucose interne della vagina o con una sonda uretrale invece sentirete delle urla da Tarzan, perché andate a stimolare una parte meno protetta agli stimoli esterni – di qualsiasi genere.

A questo punto, crediateci o no, conoscete le basi dell’elettrostimolazione erotica. Ora potete uscire a giocare. Copritevi bene, e ricordate sempre le raccomandazioni di zio Ayzad:

Fate quel che volete, ma dalla vita in giù per essere sicuri di non coinvolgere cuore e polmoni
Usate solo strumenti adatti
State attenti alle reazioni
Non accanitevi su un punto solo
Bonus per chi ha avuto la pazienza di leggere fin qui - Se proprio volete fare come nei film e applicare l’elettricità ai capezzoli, fatelo solo se avete gli appositi elettrodi a pinzetta bipolare. Però io ve lo sconsiglio.

Intensità della corrente e relativi effetti
Nota: questa è l’unica tabella esistente sull’argomento, che si riferisce a una corrente alternata a 60Hz applicata continuamente. Tutti i sex toy normalmente usati sfruttano invece frequenze più elevate (e sicure) e soprattutto danno impulsi regolabili, e mai continui.

Amperaggio Effetto
<1ma (milliampère) Impulsi che hanno qualche effetto solo se applicati direttamente agli organi interni
1ma Pizzicore appena percettibile
5ma Scossa non dolorosa. I comuni apparecchi elettrici dovrebbero essere tarati per “saltare” se si supera un’emissione diretta di questa intensità
18ma Un impulso continuo provoca la contrazione del diaframma e quindi il soffocamento
6-39ma Contrazione involontaria dei muscoli e shock doloroso. È quando “si rimane attaccati”, e in genere si crepa (se l’impulso è continuo). Il limite medio per gli uomini è di 15.5ma e di 10.5ma per le donne
50-150ma Dolore intenso, contrazione muscolare e arresto respiratorio. Nella maggior parte degli adulti a 100ma subentra una fibrillazione ventricolare. Rischio di decesso. Le contrazioni involontarie possono scagliare il corpo lontano dalla fonte di elettricità
1a-4,5a (ampère) Fibrillazione ventricolare, contrazione muscolare e danni neurologici. Sui manuali di medicina c’è scritto che il decesso è “altamente probabile”, e non a caso è il livello usato dalla sedia elettrica
10a Elevata probabilità di decesso, arresto cardiaco e ustioni gravi. I fulmini colpiscono con questa potenza


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lunedì 29 luglio 2013

IL LORD E LA PUNIZIONE DELLA SCHIAVA CONTADINA (mio evento bdsm-febbraio 2013)



Buonasera a tutti. Io sono il Lord Valdemaury della Cornovaglia e questo è Lord Richmond, mio cugino .. Ci presentiamo per coloro che non ci conoscono.

Oggi vi ho voluti riunire tutti qua in quanto si è verificato un fatto increscioso nella mia proprietà .
Da un po di tempo si verificavano delle mancanze di svariati materiali ma non gli davamo importanza pensando a una sbadataggine del mio contabile. Poi ci siamo insospettiti e abbiamo messo del personale di guardia alle dispense. Ecco che una sera viene vista avvicinarsi una donna che si guardava intorno con circospezione. Si intrufola nelle dispense delle cucine e si appropria di
Un sacco di farina, uno di riso, uno di patate e delle pagnotte.

(entro ammanettata con le mani dietro alla schiena, vestita e fatta inginocchiare davanti a voi)

Questa donna che vedete inginocchiata davanti a voi è colei che si è macchiata di questo indegno furto dopo aver carpito la mia fiducia, infatti le avevo dato l’incarico di custodire le chiavi delle dispense. (se ci sn altre schiave….e si è fatta coprire le spalle da loro (indicando le altre schiave) che le hanno segnalato che la strada era libera, accendendo una lanterna e spegnendola due volte).
(sempre Valdemaury che parla)

Io Lord Rchmond sono indignato da questa schiava e ordino che le vengano somministrate 50 colpi di gatto, 50 con la frusta mentre lei provvederà a infiammare le sue terga con 30 cinghiate e 30 sculacciate per parte
(mi si levano le manette, spogliata mentre io imploro

“”Pietà mio Signore, ero in un momento di difficoltà…mio marito si ubriaca tutto il giorno; ho 4 bocche da sfamare. Aspetto il 5° figlio. L’ho fatto per portare un po di cibo per loro; io mi levo il cibo dalla bocca per darlo a loro….imploro pietà””

Vengo legata alle sbarre della lap o alle catene, braccia e gambe larghe e si esegue il tutto.

Lord Val…-Ora penso che la lezione debba continuare provvedendo a infiammare questa pelle cosi delicata che si rimane segnata con facilità, provvedendo a fustigarle i seni e l’inguine. (vengo girata e legata nella stessa posizione). Lord Ric….cosa ne dice? Le pare giusto? Procederemo così ma prima voglio controllare una cosa (ti avvicini e mi infili due dita davanti, le sfili e le mostri a tutti)
Vedete questa donna che implora pietà come è bagnata? Allora le piace (io continuo a supplicarvi e allora mi mettete il bavaglio). Quanti schiamazzi…le mie povere orecchie bruciano o magari potrei provare piacere dalle tue suppliche. Ora ti imbavaglio e subirai 15 frustate per seno mentre lei, Lord Ric. ..si occuperà della parte inferiore ma non sfianchiamola subito….la punizione deve continuare.

(vengo slegata e tu Lord dici:)

Vedo là una bella poltrona che non aspetta altro che di essere usata. Cosa ne dice Lord Ric..? la leghiamo con le braccia dietro fissando le caviglie ben strette e la mostriamo aperta agli astanti. Si deve vergognare per sempre per quello che ha fatto. Deve servire di lezione alle altre. ( mi vengono legati i seni ai quali vengono fissate le pinze da ufficio) Ora riscaldiamo questa poveretta infiammando i suoi sensi portandola alla perdizione dell’estasi. Guarda che belle candele colorate che ho qua…(mostri 4 candele) ma prima tendiamo bene questi capezzoli tirandoli con questa cordicella e li fissiamo alle caviglie. ( accendi le candele)
O che fiamma inebriante, che colori sfavillanti; guarda anche tu schiava. Non ti ricordano le fiamme dell’inferno alle quali verrai condannata? (ne dai due a lui in differenti colori e li passate sulle molle, vi avvicinate e vi allontanate e iniziate la colata di cera sui seni…dopo di che levate le pinze)
Ma non possiamo dimenticarci del luogo dal quale sgorga il piacere….dal quale entra il seme che genera nuova vita e che si è insinuato dentro questa cagna che si è fatta di nuovo ingravidare dal marito. Vediamo di nuovo cosa succede al suo interno. ( infili le dita e mi ecciti il clito..magari mi bagno ) Lo vedete tutti quanto è cagna questa schiava? Gronda da ogni dove il piacere che prova dalla tortura. Ora so..ho capito. Tu hai rubato apposta per subire questo trattamento. Bene Lord Ric…procediamo?

Lord Ric…- Ora mi occupo io della parte intima questa schiava ribelle e sfrontata. Ha proprio bisogno di una sublime lezione? Non è forse vero questo? (tu mi prendi per i capelli e me li tiri indietro ordinandomi di abbassare gli occhi). Mi tieni cosi e lui mi riempie di cera l’inguine le cosce.

Lord Van..- Bene mio caro cugino…proprio una bella strigliata a questa cagna..ci voleva. Ora che ci dici? La diamo in pasto al pubblico o la mettiamo sul lettino a farla ululare ancora un po?
(mi potreste mettere sul lettino e levare la cera a frustate o con un coltello e tu magari mi potresti fistare legandomi culo all’aria e riempiendomi di cera schiena e natiche)

Alla fine, esausta mi butto ai vostri piedi baciandoveli e ringraziando per le punizioni ricevute riconoscendo le mie colpe.
copyright Lara Bianchi


venerdì 14 giugno 2013

Birching: che cosa è?



l birching (letteralmente traducibile come "fustigazione con il birch: un mazzo di rametti di betulla") è una punizione corporale. Di norma applicata sulle natiche nude del destinatario, può esser usata anche per colpire la schiena o le spalle.
Indice [nascondi]
1 Terminologia e utilizzo
2 Posizioni
3 Storia
4 Usi non punitivi
5 Voci correlate
6 Note
7 Collegamenti esterni
Terminologia e utilizzo [modifica]

Il birch è un fascio di rametti senza foglie legato insieme a formar un attrezzo per amministrar punizioni corporali. Un birch non è costituito da un'unica bacchetta o ramo (che non dev'esser inoltre necessariamente di betulla), ma può esser anche composto da vari altri rami lisci e resistenti di albero o arbusto, tra i quali il salice.[1]
Il birch di nocciolo risulta esser particolarmente doloroso: un fascio composto di quattro o cinque rami di nocciolo è stato utilizzato fino agli anni sessanta e settanta sull'isola di Man, ultimo luogo in Europa ad utilizzare il birching a titolo di pena giudiziaria.[2]
Un altro dei fattori che può aumentare di molto la sofferenza data dalla punizione è la dimensione dei rametti utilizzati, cioè la loro lunghezza, peso e il numero di rami di cui è composto. In alcuni istituti di pena erano in uso differenti versioni dello stesso strumento: ad esempio nella prigione di Dartmoor il dispositivo utilizzato per punire i colpevoli di sesso maschile di età superiore ai 16 era un fascio di rami lungo più di un metro e che poteva arrivare ad un peso complessivo di 450g, che era conosciuto come senior birch.
Vi sono state nel tempo opinioni diverse circa l'utilità di bagnare o mettere in ammollo in un liquido il fascio di rami prima dell'uso sulla pelle dei colpevoli: dopo esser stato messo in acqua il suo peso di certo aumenta, quindi l'impatto dev'esser maggiormente doloroso se chi esegue la punizione usa la forza sufficiente.
Tradizionalmente i rami di betulla venivano messi in salamoia (composto d'acqua fortemente salata) prima dell'uso, il che ne aumenta notevolmente il peso, la flessibilità e la resistenza; rendendo così la punizione più grave sia in termini di dolore sia di danni alla carne della vittima sotto forma di tagli e lividi. A causa delle sue proprietà fortemente antisettiche, poi, la salamoia contribuiva anche a prevenir infezioni prodotte dalle eventuali ferite.
Nel 1860 la Royal Navy abbandonò l'uso del gatto a nove code sui ragazzi che facevano da mozzo e sui marinai più giovani; lo strumento aveva difatti acquisito una brutta reputazione a causa del suo uso intensivo all'interno delle carceri: venne così sostituito dalle bacchette di legno di betulla.
Il birching era il metodo con cui per tutto il XIX secolo le classi più agiate si erano trovate in maggior familiarità, essendo quello attraverso cui tutti i ragazzi venivano castigati durante il periodo degli studi, sia nei collegi che nelle scuole private per ricchi e nobili.[3] All'incirca nello stesso periodo i tribunali civili seguirono sistematicamente l'esempio della Marina e passarono al fascio di rami di betulla per la punizione corporale giudiziaria di adolescenti negli orfanotrofi o nei riformatori e di giovani uomini nelle prigioni; laddove in precedenza era stata utilizzata la frusta o il gatto a nove code.
A seguito d'un tentativo di standardizzare le bacchette di betulla, l'ammiragliato del ministero della marina faceva tenere in ognuno dei suoi porti maggiori degli esemplari modello di birch, così come anche del cane (vedi caning): venivano poi portati nelle navi ed usati per frustare i ragazzini imabarcatisi come novelli marinai (le punizioni erano eseguite rigorosamente sul ponte davanti a tutti).
Il termine betulla giudiziaria si riferisce generalmente al tipo più severo di birching per le punizioni corporali comminate a seguito d'una sentenza apposita del tribunale; qui era particolarmente usato il fascio di rami di nocciolo.
Un memorandum del 1951 (ma la sua pratica era già largamente in uso anche in precedenza) ha ordinato che sui carcerati maschi del Regno Unito potessero essere utilizzati gatti a nove code o bacchette di betulla solo nel carcere nazionale di massima sicurezza di Wandsworth a sud di Londra: gli strumenti dovevano essere accuratamente testati prima d'esser forniti al carcere ogni qualvolta fosse necessario per il suo utilizzo come forma disciplinare all'interno della prigione.[4]
Il termine Eton birch (betulla di Eton) era invece usato per indicar lo strumento per le punizioni scolastiche in vari college, fatto con ramoscelli di piccoli alberi di betulla.
Posizioni [modifica]

Solo se si trattava di un bambino piccolo questo poteva essere punito in posizione OTK (sopra il ginocchio a pancia in giù); in alternativa veniva piegato sopra un mobile o la spalliera d'una sedia. Per l'esecuzione delle pene giudiziarie il colpevole poteva anche essere legato, per impedirgli di muoversi troppo o tentare la fuga.
In alcune prigioni e riformatori giudiziari si utilizzava un apparato di legno noto come birching donkey o birching pony appositamente costruito per questo tipo di fustigazione. Poiché non v'erano modalità standard le carceri e le stazioni di polizia avevano elaborato e adattato per l'uso diverse "panche o letti da birching" sopra cui imputati minorenni e adulti venivano messi per ricevere la pena. Alcuni di questi modelli consentivano una posizione in piedi o appoggiata, questo per poter utilizzar anche altri strumenti di correzione (caning, strapping, ecc).
Una delle posizioni più in auge per la disciplina scolastica era quella denominata horsing, in cui la persona che dev'esser punita è tenuta per le braccia sopra la parte posteriore da qualcun altro (ad esempio un compagno di classe) o direttamente sulle spalle di due o più colleghi: tuttavia, nel college di Eton e in altre scuole di fama simile, colui che doveva esser frustato veniva fatto inginocchiare su un blocco di legno speciale.
Un altro dispositivo utilizzato per immobilizzare i trasgressori era il cosiddetto birching table usato in Scozia, con due buchi attraverso i quali venivano inserite le braccia del condannato ma per il resto lasciato libero, tranne che per una cinghia fissata immediatamente sopra la vita.[5]
Storia [modifica]

Il birching è stato la forma più comune di punizione giudiziaria e scolastica in Europa fino alla prima metà del XIX secolo, quando venne sempre più rimpiazzata dal caning o dallo strapping. Il fascio di rami di betulla veniva sempre applicato sulle natiche nude, solitamente un'umiliazione in più per i ragazzi, laddove agli adulti era invece somministrato sulle spalle o la schiena.
L'uso del birching è testimoniato fin dai tempi delle rivoluzione francese: Théroigne de Méricourt impazzì finendo i suoi giorni in un manicomio dopo un birching pubblico. Il 31 maggio 1793 un gruppo di donne giacobine la sequestrò e dopo averla spogliata nuda la frustarono sul sedere nudo nel giardino delle Tuileries.[6] Il birching giudiziario lungo il corso del XX secolo in Gran Bretagna è stato usato molto più spesso come una delle punizioni comminate ai minori di sesso maschile, solitamente per furti e vagabondaggio, piuttosto che come sanzione rivolta a uomini adulti. Era applicato per i ragazzi fino a 14 anni in Inghilterra e Galles e fino a 16 in Scozia: in questa versione la betulla era molto più leggera e piccola e veniva somministrata privatamente da un poliziotto subito dopo la sentenza del magistrato (o in una sala del palazzo di giustizia o alla più vicina stazione di polizia).
Il birching è oggi usato di rado come punizione giudiziaria, ed è quasi completamente scomparsa come castigo da infliggere ai bambini.
Usi non punitivi [modifica]

All'interno della pratica sadomaso si può usare il birching come versione alternativa rispetto allo spanking (sculacciata erotica): qui la persona, che può essere indifferentemente sia maschio che femmina, viene colpita sul sedere nudo con manciate di ramoscelli e foglie di giovani alberi di betulla o salice con l'intento di eccitare sessualmente gli attori del gioco.
In Scandinavia (soprattutto in Finlandia), nei Paesi baltici e in Russia vige la tradizione di colpire il proprio corpo con ramoscelli di betulla bagnati all'interno della sauna, come forma di massaggio e per aumentare la circolazione del sangue ed aprire i pori della pelle. Esser colpiti in questa maniera induce una piacevole sensazione di bruciore che non giunge mai ad un vero e proprio dolore.

http://it.wikipedia.org/wiki/Birching


DELITTO E CASTIGO

E 'facile dimenticare al giorno d'oggi come la recente era che la punizione corporale è stato pensato raccordo e utile sia come una punizione e deterrenza. Fino alla metà del XX secolo (e nel 1970 l'Isola di Man) era comune in molte aree del Regno Unito per gli autori di reati minori come frase per un 'Birching'.
Ciò ha comportato la necessità di sdraiarsi a faccia in giù su un tavolo con le braccia legate insieme sotto, e gambe tenuto ancora da cinghie forti. Un fascio di verghe spogliato di betulla (o, talvolta, di salice o di nocciolo) è stato poi utilizzato per frustare le natiche nude del destinatario. Occasionalmente la schiena e / o spalle venivano frustate, e il tipo, il numero e il peso dei rami utilizzati (così come il numero di colpi) varia con la gravità del crimine.

"La tavola Birching raffigurato è dalla vecchia casa di corte a Fort William, dove i birchings sono state effettuate. E 'stato utilizzato l'ultima volta nel 1948, quando un ragazzo di 15 anni è stato birched per taccheggio "
E 'stato previsto per legge ad avere un medico a portata di mano quando queste punizioni venivano somministrati, anche se questo potrebbe essere stato di poco conforto per il destinatario.
http://www.westhighlandmuseum.org.uk/collections/the-fort/item-one/

Crocifissione




http://evilthings.net/2012/03/22/la-crocifissione-tortura-disumana-ma-anche-sinonimo-di-resurrezione/

Tra le pene capitali, quella della crocifissione era una delle più terribili; diffusa presso molte popolazioni antiche come gli Assiri, i Persiani, gli Indiani e gli Sciiti, fu portata in Occidente da Alessandro Magno. La utilizzarono poi i Cartaginesi ma soprattutto i Romani. Essendo allora una tortura atroce ed umiliante, non poteva essere comminata a un cittadino romano me veniva applicata agli schiavi, ai sovversivi e agli stranieri. Chi era condannato alla crocifissione veniva costretto a portare il patibulum (il palo orizzontale della croce) sulle spalle fino al luogo della crocifissione mentre era flagellato e poi veniva spogliato e appeso ad una croce, che a volte consisteva in un singolo palo o in una struttura a V rovesciata. Le mani del condannato erano fissate alla croce mediante chiodi ed eventualmente legate al patibulum con pezze di stoffa e al collo del condannato era appesa una targa con una scritta che indicava il suo crimine. La morte avveniva in genere per asfissia, a causa della compressione del costato; lenta, dolorosa e terrificante, era una punizione esemplare e un segno di disprezzo per chi la subiva e un monito per chi ne era testimone. All’epoca dei Romani, infatti, gli uomini crocifissi venivano lasciati morire sulla croce sotto lo sguardo dei passanti. Per la religione cristiana la crocifissione di Gesù è indissolubilmente legata alla resurrezione e alla salvezza dell’umanità. In realtà l’utilizzo della crocifissione, benché in casi isolati, è andato avanti per secoli, come indicano alcune testimonianze: presso i Turchi nel Trecento, in Giappone nel Seicento, in Sudan e Madagascar nell’Ottocento e due episodi in Occidente nel Novecento, durante la prima e la seconda guerra mondiale (rispettivamente nei campi di prigionia austroungarici e nel campo di concentramento di Dachau).

mercoledì 22 maggio 2013

Gli 8 strumenti di tortura più dolorosi del Medioevo


http://www.clustermagazine.it/2011/12/gli-8-strumenti-di-tortura-piu-dolorosi-del-medioevo/
CLUSTER MAGAZINE 11 DICEMBRE 2011 0
Di solito ci occupiamo di spiagge immacolate, suite da sogno e cose del genere, ma quest’oggi, per quanto riguarda la categoria Travel, ci siamo spinti oltre, forse un po’ troppo!

I contenuti riportati non sono consigliati ai soggetti facilmente impressionabili.

La sega

Prima che la sega venisse usata per tagliare il legno o altri materiali, fu usata per tagliare gli esseri umani a fini di tortura o esecuzione. La vittima era tenuta capovolta affinché il dissanguamento fosse più lento e il maggiore afflusso di sangue al cervello acuisse la sensibilità al dolore. Venivano puniti con la sega coloro che si erano macchiati di ribellione, coloro che avevano disubbidito agli ordini militari, coloro che venivano accusati di stregoneria, oltre agli omosessuali a cui venivano devastati i genitali.

Il rullo

Probabilmente il più conosciuto strumento di tortura del Medioevo, il rullo era una piattaforma di legno, con ruote ad entrambe le estremità su cui venivano legati le mani e i piedi della vittima. Più le ruote venivano girate, più si allontanavano, più il corpo della vittima si allungava. L’aspetto più raccapricciante di questo strumento di tortura è il forte rumore generato dalla rottura di cartilagine, legamenti o ossa. Un metodo efficace per mettere pressione ad altri prigionieri era quello di costringerli a guardare qualcun altro essere sottoposto al rullo.

Lo strappa seno o Ragno

Usato per punire le donne, lo strappa seno era un modo doloroso e crudele per mutilare i seni di una donna. Questo strumento è stato per lo più riservato per accuse di aborto o di adulterio.
Gli artigli erano utilizzati sia caldi che freddi sul seno scoperto della vittima. Nei rari casi in cui la vittima non fosse deceduta per il dolore, sarebbe rimasta sfregiata a vita in quanto i suoi seni erano letteralmente fatti a pezzi.
Una variante comune dello strappa seno è stato spesso definito come ”Il Ragno”, uno strumento simile attaccato ad una parete. Dopo aver fissato i seni della donna agli artigli, veniva tirata via con vilenza, causando la rimozione dei seni.

Il cavallo di legno

Il Cavallo Di Legno, Pony Di Legno o Asino Spagnolo, è il nome dato a un metodo di tortura estremamente dolorosa utilizzato in particolare durante il periodo coloniale americano e Medioevo. Ci sono tre varianti del dispositivo, ma il principio e il design sono gli stessi. Il dispositivo è in legno di forma triangolare e angolato, spesso affilato nella parte superiore. Il condannato veniva posto a cavalcioni su esso, come su un cavallo; venivano poi posti dei gravi ai suoi piedi affinché il peso stesso causasse la separazione del corpo in due parti.

La culla di Giuda

Simile al Cavallo Di Legno, qui il torturato veniva tenuto sospeso al di sopra di un cavalletto dalla punta acuminata. Attraverso un sistema di corde la vittima veniva messa in modo che la punta penetrasse nei genitali o nell’ano. In realtà la vera tortura consisteva nella permanente veglia del condannato al quale non era permesso di rilassare il corpo dato l’acume sottostante.

Lo strappa ginocchia

Usato frequentemente durante l’Inquisizione spagnola, questo arnese era costituito da due blocchi di legno con punte acuminate tra i quali andava posto il ginocchio. I blocchi erano collegati da due grandi viti che, quando attivate, venivano attirate l’una all’altra distruggendo il ginocchio. Il numero di punte sui blocchi era compreso tra 3 e 20, a seconda del prigioniero, e veniva usato talvolta anche su altre parti del corpo.

Il frantuma testa

Ampiamente usato durante l’Inquisizione, questo strumento faceva esattamente quello che il suo nome evoca. Mentre il mento del torturato era posto sulla barra in basso e la testa sotto il casco, il torturatore lentamente stringeva la vite in modo da far avvicinare la barra e al casco. Il primo risultato era la rottura dei denti, seguito da una morte da dolore straziante, non prima che gli occhi fossero usciti fuori dalle orbite. Se la tortura fosse stata interrotta prima della morte, la vittima avrebbe presentato danni irreparabili alla mascella, al cervello o agli occhi.

La ruota

Usata soprattutto in Francia e Germania, la ruota era popolare come pena capitale.
Consisteva in due fasi: nella prima la vittima subiva la rottura di alcuni arti (questa fase spesso era pubblica e serviva per impressionare il popolo); nella seconda fase il torturato veniva sistemato tra i raggi di una ruota fissata su un palo ed era lasciato in balia di volatili e roditori. L’agonia era lunghissima e poteva anche durare dei giorni.



La filosofia nel boudoir-Bdsm creuza du male